Nato ad
Odenzo nel novembre del 1876 è stato un pittore, litografo, illustratore e
ghaphic designer. All’età di solo 21 anni si esibì per la prima volta alla
Biennale di Venezia, dove portò la sua collezioni di 21 disegni chiamata “La
corte dei miracoli”, ispirata a Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Fu un
grande illustratore di libri, tra cui un’edizione della Divina Commedia.
Ciò di
cui vorrei però parlarvi oggi è di una serie di 22 stampe che l’autore ha
dedicato ai racconti del terrore di Edgar Allan Poe, di cui io sono una grande
amante e per il quale motivo non potevo non dedicarvi un post in questo mio
piccolo blog!
Due in
particolare le opere su cui vorrei concentrare la mia e la vostra attenzione:
Questa
china appare essere ispirata al racconto “Il ritratto ovale”, a mio giudizio
uno dei più belli della serie di storie di Poe. Una figura di morte,
presumibilmente una donna, osserva da dentro la cornice l’ignaro spettatore:
dietro un panorama di candele, che si ergono come ceri in una chiesa, uno per
ogni sguardo trafitto dalla morte del dipinto. Tra le candele a destra una
donna spunta da un mazzo di rose e foglie. Il movimento del fumo delle candele
rende l’atmosfera angosciante di questo dipinto ancora più opprimente.
L’effetto di chiaroscuro tra il dipinto e la luce soffusa che lo circonda dà al
teschio un’immagine mistica, come se il male potesse spiritualizzarsi in una
forma cupa e inquietante. L’apparizione del fantastico è riprodotta e condivisa
con l’osservatore, tramite un flusso di macabra empatia.
Guarda le tenebre”
“Con gli ultimi frammenti delle tue ali
Ora posso completare il mio regalo per te”
(Velvet Eden, “Dance with Skeleton”*)
Lo “Scarabeo D’oro” di Poe come un viscido insetto messaggero di un messaggio di morte.
*Qui il link alla canzone e alla traduzione. I Velvet Eden sono una band "visual kei" giapponese.
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