lunedì 10 dicembre 2012

L'Ornitorinco#3: Winston Smith


Winston Smith fu creatore di circa 85 opere che divennero copertine di album musicali, specialmente nella scena punk statunitense degli anni '80 e '90. Nota la sua copertina per l'album "In God We Trust Inc."dei Dead Kennedys, il cui cantante Jello Biafra era coinquilino dello stesso artista. Lo stile di Smith riprende l'estetica della pubblicità grafica anni '50, con lo scopo di capovolgerne l'intento consumistico e mostrarne invece il lato caduco, dove le grafiche patinate alimentavano promesse false, vuote e prive di speranza.  Nell'opera "In God We Trust Inc" la croce di dollari rappresenta la connessione tra religione e soldi, spesso celata da perbenismi, ma concreta e ben presente. All'epoca della creazione della copertina erano molti i predicatori che negli Stati Uniti pubblicizzavano la propria attività di evangelizzazione con lo scopo principale del lucro: si tratta quindi di un'opera con chiaro intento politico.

Altra copertina famosa è quella per "Inmsoniac" dei Green Day. Titolo dell'album nato pare da una delle numerose notte insonni che il primogenito di Billy Joe Armstrong, frontman della band, fece passare al padre, episodio coronato dalla creazione della massive hit "Brain Stew". In realtà il titolo originale dell'opera avrebbe dovuto essere "God Told me to Skin you Alive", nome molto crudo a cui la band preferì appunto quello di "Inmsoniac". Opera decisamente appartenente al secondo filone di Smith, quello non-sense, dove principi e donne ricche sono affiancate da scheletri, dinosauri e navi spaziali. Ogni simbolo diventa interpretabile, un po' su base personale, un po' su base archetipa, nella misura in cui tutti, anche gli analfabeti, possono comprendere il messaggio che sta dietro l'immagine: un messaggio per nulla scontato e decisamente eloquente.

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