mercoledì 7 novembre 2012

L'ornitorinco #1.Annamaria Zanella

Era molto tempo che volevo andare al Museo Fortuny a Venezia, vuoi perché ad un museo non di deve mai dire di no , vuoi perché sono recentemente rimasta folgorata dalla figura dello stesso artista, e desideravo buttarmi a capofitto nella sua vita. Ma mai mi sarei aspettata di trovarmi in una mostra così bella che mi lasciasse a bocca aperta. Annamaria Zanella è un’artista fatta e finita. Con la sua abilità tecnica, attraverso ciò che potremmo definire un miracolo, crea gioelli mischiando puro e impuro, oro e materiali di scarto, producendo oggetti dalle forme geometriche, raffinate e minimaliste. L’oro è celato da altri colori, ma rimane colore predominante nelle creazioni. C’è una certa poesia in questi gioielli. Poesia che, nella filosofia di Zanella stessa, è legata a ricordi della storia personale, raccontati con semplicità e ironia. Artista azzeccatissima per Palazzo Fortuny, perché nel pieno spirito dell’artista: come Fortuny, moderna, elegante e senza tempo. Non ho sfortunatamente trovato un sito internet personale, ma sul sito della Fondazione Musei Civici di Venezia (http://fortuny.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/autunno-a-palazzo-fortuny-annamaria-zanella/2012/07/6607/annamaria-zanella/), si trovano molte informazioni, note biografiche interessanti. Nel frattempo vi lascio con alcune immagini delle creazioni che più mi hanno colpito: io sono perdutamente rapita, e Voi?


Immagine 1. Decostruzione, Spilla, 2002.
Immagine 2: Omaggio al Palladio, 2008
Immagine 3: Dress, Bracciale, 2009

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